Rapporto preliminare di sicurezza (NOF) art. 16 comma 1
L’iter di autorizzazione previsto nel caso di modifica significativa di un sito “Seveso” già notificato o la realizzazione ex-novo di un nuovo sito “Seveso” prevede due distinte fasi:
- Predisposizione da parte del proponente e successiva istruttoria da parte della Autorità competente (CTR) di un Rapporto Preliminare di sicurezza. A conclusione di detta fase l’Autorità rilascia un Nulla Osta di Fattibilità (NOF) che permetta la costruzione della modifica o del nuovo sito.
- Predisposizione da parte del proponente e successiva istruttoria da parte della Autorità competente (CTR) di un Rapporto Definitivo di sicurezza. A conclusione di detta fase l’Autorità rilascia un permesso che autorizza l’esercizio della modifica o del nuovo sito. Nessuna modifica viene realizzata esattamente come inizialmente progettato pertanto questo documento presenterà sempre un rischio residuo diverso dal NOF (tra un basic/FEED ad un progetto “as built” vi sono sempre differenze dovute all’affinamento della ingegneria sottostante).
Lo scopo della Redazione di un rapporto preliminare di sicurezza (RPdS ma noto semplicemente come NOF) è la valutazione dei rischi residui (in altre parole il rischio “rimanente” al netto degli interventi di prevenzione e protezione in essere) connessi con un progetto di realizzazione ex-novo o modifica sostanziale di un sito “Seveso” (per la definizione di sostanziale si veda la apposita pagina del sito ).
Due sono gli aspetti critici che devono essere tenuti in considerazione durante l’approntamento del Rapporto preliminare:
- Presentare uno scenario di rischio residuo compatibile con il territorio circostante e pertanto approvabile dalla Autorità
- Presentare uno scenario di rischio residuo che possa essere confermato in fase di Rapporto Definitivo di Sicurezza onde evitare che dopo essere stati autorizzati a costruire un impianto non si riesca ad avere l’autorizzazione ad esercirlo se non al costo di notevoli e onerose attività di modifica del realizzato per ricondurlo agli scenari di rischio presenti nel NOF.
I due aspetti critici sopra riportati porterebbero singolarmente a scelte divergenti infatti per quanto riguarda il punto 1) si sarebbe portati ad una valutazione del rischio residuo in fase di NOF poco conservativa per evitare impatti notevoli all’esterno mentre per il punto 2) una valutazione molto conservativa nella fase di NOF si rivela auspicabile per disporre di uno spazio di manovra significativo.
Il miglior approccio conosciuto da Eidos per conciliare questi aspetti è una attività, per l’intera durata dell’iter progettuale, di affiancamento alla società di ingegneria e al Cliente finalizzata al controllo continuo dell’impatto delle scelte ingegneristiche sugli aspetti di safety. Tale attività viene svolta con un processo, da applicarsi ad ogni opzione ingegneristica, di valutazione del rischio e di accettabilità dello stesso sino a definire le scelte che meglio possano traguardare gli obiettivi. Tali scelte confluiscono in documento chiamato filosofia di sicurezza ed in un registro continuamente monitorato di SCE (Safety Critical Elements). Eidos ha nel tempo mostrato di poter offrire un buon supporto poiché formata da ingegneri e quindi in grado di parlare la stessa lingua dei Gestori e delle società di ingegneria.
I contenuti del Rapporto sono esplicitati nell’allegato C parte 2 della norma “Seveso 3”, è importante invece comprenderne il flusso logico sottostante:
Eidos ha maturato una ragguardevole esperienza sia nella fase di redazione dei rapporti di sicurezza (ne abbiamo prodotti più di 750) che nella successiva, e spesso critica, fase di istruttoria del documento e formulazione delle prescrizioni da parte delle Autorità.