dal 1987 – Ingegneria per la Sicurezza e l’Ambiente

Alberi degli eventi – ETA

Per lo sviluppo degli alberi degli eventi (Event Tree Analysis – ETA) e la stima stocastica della presenza di sorgenti di innesco efficaci  si possono utilizzare due approcci:

  • Metodo probabilistico: basate sulle correlazioni tra le portate di rilascio e probabilità di innesco (le curve più utilizzate risultano le “Cox-Ang-Lees” che appunto presentano una correlazione continua tra portate e frequenza a differenza di altri metodi, ancora più discutibili, che utilizzano funzioni a gradini)
  • Metodo quantitativo: basati sulla effettiva presenza ed efficacia degli inneschi mediante analisi della situazione in campo esistente o futura.

I metodi probabilistici per lo sviluppo degli alberi degli eventi, utilizzati normalmente nelle analisi di rischio, hanno i seguenti limiti:

  • Non tengono conto del contesto in cui lo scenario si manifesta (ad esempio la presenza o meno di bruciatori o superfici calde nelle vicinanze)
  • Non tengono conto della suscettibilità all’accensione della sostanza o stream rilasciato
  • Non tengono conto della durata dell’evento (una nube infiammabile che permane per ore comporta un rischio di innesco maggiore di una nube efficace per pochi secondi)
  • Non tengono conto della efficacia degli inneschi (inneschi ad alta o bassa energia)
  • Non tengono conto della quota di rilascio e della forma della nube infiammabile (un rilascio da una tubazione convogliata in quota ha, di solito, un probabilità minore di innesco rispetto ad un rilascio ad altezza piano campagna)
  • Non forniscono, poiché completamente non afferenti alla realtà del Gestore, suggerimenti sulla riduzione/controllo delle sorgenti di innesco.

Per i motivi sopra riportati Eidos ha sviluppato una metodica deterministica per lo sviluppo degli alberi degli eventi che partendo da tutte le 13 tipologie di sorgenti di innesco ritenute possibili dalla normativa vigente (UNI EN 1127-1) a seguito di controlli in campo e di valutazioni tecniche, permette la quantificazione della effettiva possibilità di innesco.

Albero degli eventi

La modellazione è completamente tridimensionale e pertanto sono ritenute efficaci solo le sorgenti effettivamente presenti all’interno della nube infiammabile.

Un ulteriore vantaggio accessorio dell’utilizzo del metodo Eidos deterministico è la possibilità di assegnare dei valori realistici alla probabilità di esplosione (VCE) mediante la mappatura delle aree confinate/congestionate con identificazione di blockage ratio, volume dell’area confinata, reattività del combustibile e numero semi-assi di espansione della fiamma.

Tale attività permette, inoltre, di utilizzare il modello di Baker-Strehlow-Tang, attualmente il più evoluto per il calcolo delle conseguenze attese da VCE in aree confinate/congestionate.