dal 1987 – Ingegneria per la Sicurezza e l’Ambiente

Frequenza attesa dei top-events

Questo passaggio di analisi risulta necessario per associare ad ogni top-event individuato, una frequenza attesa di accadimento, in altre parole quanto sia probabile che l’evento sotto studio si manifesti durante la vita utile dell’impianto. Si parla in termini corretti di frequenza attesa poiché ha le dimensioni di una frequenza (tipicamente occasioni/anno).

Per individuare la frequenza attesa di un top-event sono necessarie due analisi distinte:

  • L’analisi con gli alberi di guasto (FTA – Fault Trees Analysis): ha lo scopo di valutare la frequenza attesa del top-event, ad esempio “perdita di solvente da una linea”, partendo dalle cause e dagli interventi di prevenzione in essere. Per maggiori dettagli si veda la pagina specifica del sito
  • L’analisi con gli alberi degli eventi (ETA – Event Trees Analysis): ha lo scopo di valutare e assegnare una frequenza attesa a tutte le possibili evoluzione dell’evento tenendo conto anche degli interventi di protezione in essere. Per maggiori dettagli si veda la pagina specifica del sito

Le due analisi sono da svolgersi in sequenza infatti la FTA definisce la frequenza attesa del top event principale (ad esempio perdita per corrosione, perdita per sovrappressione, collasso termico di un serbatoio, etc.) mentre la ETA assegnerà la frequenza attesa dello specifico evento incidentale (ad esempio incendio in fase gas, incendio in fase liquida, esplosione, nube infiammabile, nube tossica, bleve, fireball, etc.).

Per fare un esempio: ipotizziamo che in fase di identificazione dei top-event si sia individuato il seguente “perdita di solvente da una linea di reparto”: la FTA fornirà la frequenza di accadimento di detto top-event (in altre parole della perdita) mentre la ETA fornirà la frequenza dei vari eventi: “incendio per perdita di solvente da una linea”, “esplosione per perdita di solvente da una linea”, “formazione di nube infiammabile per perdita di solvente da una linea”, etc.